«Al servizio di qualcosa di bello»
Breve biografia
Età/anno | Attività/formazione |
16 anni | Inizio della formazione per il conseguimento dell’AFC d’informatico. Varie occupazioni e stages nell’ambito della tecnica del suono in Svizzera romanda |
20 anni | AFC d’informatico: Centre intercommunal de formation des Montagnes neuchâteloises CIFOM, Le Locle. Inizio della formazione come tecnico SSS in informatica: Centre de formation professionnelle neuchâtelois CPNE |
22 anni | Interruzione degli studi SSS. Diversi lavori nell’ambito della sonorizzazione. Varie attività di sonorizzazione nei festival |
24 anni | Direttore tecnico: Festival La Plage des 6 Pompes, La Chaux-de-Fonds. Regista: Théâtre populaire romand, La Chaux-de-Fonds. Diversi mandati come freelance per festival e teatri |
28 anni | Attestato professionale federale di tecnico dello spettacolo: artos, Losanna |
29 anni | Responsabile tecnico: Haute école de musique HEMU e Conservatoire de Lausanne. Mandati occasionali come responsabile poi direttore tecnico del festival Les jardins musicaux, Cernier NE |
34 anni | Incaricato commerciale per la progettazione e la costruzione di impianti scenografici: Hyperson SA, Bussigny VD |
38 anni | Attestato professionale federale di specialista della sicurezza sul lavoro e della protezione della salute |
Perché ha scelto questo settore di attività?
Lo spettacolo ha sempre fatto parte di me: ho iniziato a suonare il violoncello quando avevo quattro anni. Poi mi sono ritrovato ad esibirmi sul palcoscenico, sia da solo che insieme ad un’orchestra. Quando ho smesso di suonare mi sono interessato alla tecnica dello spettacolo. Mi permetteva di restare al servizio della mia arte sviluppando nuove competenze tecniche. La mia formazione in ambito musicale si è rivelata una vera e propria risorsa per le varie esperienze che ho fatto nel settore della tecnica dello spettacolo, sia nel dialogo con i musicisti che per la comprensione delle aspettative di un direttore d’orchestra! È durante la mia formazione come tecnico dello spettacolo APF che ho esplorato il settore delle luci.
«Devo pensare ad un’installazione scenica per i prossimi 10 o 15 anni. Quindi bisogna essere al passo con gli ultimi sviluppi tecnici.»
Quali sono i suoi compiti principali?
Progetto e rinnovo gli impianti scenografici – installazioni per il controllo e la trasmissione di dati sotto forma numerica – per diversi luoghi di spettacoli fissi, come teatri o sale da concerto. Inizio parlando con gli architetti e i clienti per capire le loro aspettative in termini d’acustica. Poi si tratta di integrare gli impianti scenografici nei progetti dell’infrastruttura: requisiti di alimentazione elettrica, cavi per gli impianti audio e video. A seconda dei casi, il nostro mandato può anche includere la coordinazione con le squadre di cantiere e la realizzazione di installazioni tecniche. Al momento devo pensare ad un’installazione scenica per i prossimi 10 o 15 anni! Quindi bisogna essere al passo con gli ultimi sviluppi tecnici. In un festival, il lavoro è simile ma il risultato è più effimero.
Quali consigli darebbe alle persone che desiderano lavorare in questo settore?
Il mestiere del tecnico dello spettacolo è appassionante. Le tecniche di suono e luci richiedono un’ampia gamma di competenze. Non bisogna dunque aver paura di mettersi in gioco e imparare. La curiosità, sia artistica che tecnica, è una qualità importante per esercitare una professione in questo settore. Non è raro lavorare a progetti per più mesi senza pausa. È dunque fondamentale saper gestire la propria energia, malgrado tutto l’entusiasmo dovuto a vari progetti in squadre stimolanti e in luoghi molto piacevoli. Infine, è essenziale comprendere le motivazioni delle diverse forme d’arte: cosa cerca il jazz? E la musica classica? Ecc.