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Scienze storiche e delle civiltà

I laureati e le laureate in queste discipline effettuano ricerche, interpretano le fonti, sottolineano eventuali relazioni e traspongono le loro conoscenze in un discorso di carattere sociale.

Ambito

Le scienze storiche e delle civiltà costituiscono un ampio campo di studi, che tocca molti ambiti che riuniscono aspetti di carattere culturale e storico. La storia di un popolo, infatti, influenza sempre la sua cultura

La filosofia raggruppa l’insieme degli interrogativi, delle riflessioni e delle ricerche razionali sul tema dell’essere, delle cause, dei valori, ecc. dall’antichità fino ai giorni nostri. La filosofia mette in gioco il rapporto dell’essere umano al mondo e al suo sapere. È anche una modalità di pensiero e di analisi critica che porta a approfondire le problematiche, a considerare in modo scrupoloso tutte le possibili risposte a un dato interrogativo.

La storia tenta di descrivere, analizzare e spiegare le azioni e gli avvenimenti passati per poi stabilire delle relazioni con il presente.

Le scienze dell’antichità si fondano sui testi che ci sono stati tramandati, sui reperti archeologici e le testimonianze dell’arte, della vita politica e dell’economia per delineare un quadro d’insieme delle civiltà passate.

L’etnologia e l’antropologia culturale condividono il medesimo compito: studiare il comportamento, le strutture sociali, le forme di pensiero e le opere che caratterizzano una società.

Formazione

Le scienze storiche e delle civiltà possono essere studiate solamente nelle università accademiche.

Requisiti

Un pronunciato interesse per i temi di carattere politico e sociale appartenenti al passato e al presente, una spiccata predisposizione ad approfondire le problematiche, un’attitudine all’analizzare in modo critico differenti argomentazioni o l’apertura a nuove culture e universi linguistici rappresentano tutti dei presupposti essenziali per gli studi legati alle scienze storiche e delle civiltà.

Latino

Per quasi tutte le materie storiche è richiesta la conoscenza del latino. Poiché le esigenze variano da un ateneo all’altro, si raccomanda di informarsi presso le rispettive sedi. Quasi sempre, eventuali lacune in latino possono essere colmate seguendo dei corsi organizzati dalle università stesse.

Sbocchi professionali

Per i laureati e le laureate in discipline appartenenti alla facoltà di lettere, l’accesso al mondo del lavoro è spesso difficile. Oltre alle competenze specifiche legate alla materia, è importante che i candidati mostrino le qualità e le abilità di carattere generale apprese nel corso degli studi. Lavorare durante gli studi dà la possibilità di accumulare delle esperienze e di creare dei legami nel mondo del lavoro molto utili per trovare un impiego dopo l’università. Gli stage permettono di sviluppare conoscenze specifiche di tipo organizzativo, amministrativo, linguistico, tecnico o giornalistico. Tutte queste qualifiche supplementari nonché una buona rete di contatti facilitano il passaggio dagli studi al mondo del lavoro.
Alcuni laureati scelgono di completare i loro studi con una formazione complementare.
Prima di intraprendere un corso di perfezionamento, è importante valutare che corrisponda bene al proprio progetto e che aumenti veramente le possibilità nel mercato del lavoro. Questi corsi di perfezionamento dovrebbero per lo più essere presi in considerazione in relazione a un’attività professionale o a un obiettivo professionale concreto (insegnamento, servizio diplomatico, ecc.).

Archivi, biblioteche, musei

I bibliotecari e le bibliotecarie curano, aggiornano e digitalizzano le collezioni e le mettono a disposizione del pubblico, forniscono consulenza ai visitatori e sostengono progetti di ricerca. I professionisti attivi nella pedagogia museale elaborano piani di esposizione, organizzano visite guidate, conferenze rivolte ai media e manifestazioni aperte al pubblico. Per entrambe le professioni è solitamente necessario un corso di perfezionamento.

Giornalismo

I laureati e le laureate in discipline appartenenti alla facoltà di lettere possono trovare impiego nel giornalismo dove svolgono ricerche, soppesano le informazioni e sottolineano eventuali relazioni. L’accesso al mondo del giornalismo è quasi sempre frutto di un periodo di collaborazione o stage presso un giornale, la radio o la televisione. Chi dispone di un portfolio ricco di articoli già pubblicati, dopo la fine degli studi avrà forse la possibilità di lavorare come giornalista freelance o entrare a far parte stabilmente di una redazione.

Editoria

Chi assume il ruolo di «lettore» valuta e perfeziona manoscritti o accompagna il progetto di un libro, dall’idea fino alla pubblicazione. Il direttore editoriale è responsabile per la strategia globale della casa editrice e, di conseguenza, per la pianificazione, la distribuzione e la vendita sul mercato delle diverse pubblicazioni.

Amministrazione pubblica e privata

Nell’amministrazione pubblica, i laureati e le laureate in discipline appartenenti alla facoltà di lettere possono trovare ulteriori campi d’attività, ad esempio negli uffici federali o nei dipartimenti cantonali incaricati della gestione della cultura. Nelle fondazioni private e nelle associazioni valutano le domande di sovvenzione, sostengono progetti culturali e mettono in contatto gli operatori e i promotori culturali attraverso convegni o organizzano concorsi per artisti emergenti.

Organizzazioni internazionali, servizio diplomatico

Anche nelle organizzazioni internazionali e negli organi legati al servizio diplomatico vi sono possibilità di impiego; tuttavia, il numero di persone interessate a una formazione o a un’attività in questo ambito è superiore a quello dei posti disponibili.

Altri sbocchi

Altri possibili sbocchi sono rappresentati dalla gestione del patrimonio culturale o dei monumenti storici, dalla comunicazione e dall’insegnamento.



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